Potete ancora fare domanda di status settled o pre-settled!
Coloro che hanno i requisiti necessari per l’EU Settlement Scheme possono ancora presentare domanda per ottenere lo status di settled o pre-settled anche dopo la scadenza del 30 giugno 2021. Le domande tardive, tuttavia, sono soggette a valutazione discrezionale. Ciò significa che i richiedenti devono spiegare e dimostrare i motivi per i quali non hanno potuto presentare domanda prima della scadenza. L’addetto dell’Home Office valuterà quindi se il richiedente rientra in una delle categorie di giustificati motivi per la presentazione di una domanda tardiva, e deciderà se accettare o meno la domanda.
L’elenco non esaustivo dei giustificati motivi per la presentazione di una domanda tardiva riportato nel caseworker guidance (manuale per gli addetti alla verifica delle domande) include:
- Minori (compresi i minori in affidamento o usciti dall’affidamento)
- Difficoltà fisiche o psichiche e/o esigenze di assistenza o sostegno
- Grave patologia o cure mediche importanti
- Vittima di schiavitù moderna
- Vittima di una relazione o situazione di abuso o di controllo
- Altri validi motivi di ordine pratico o umanitario
- Perdita esenzione dai controlli sull’immigrazione
- Permesso di ingresso o di soggiorno a tempo determinato o indeterminato già esistente
- Documento o status ai sensi dei regolamenti SEE
Come posso fare domanda dopo la scadenza?
Le domande tardive possono ancora essere presentate utilizzando l’app denominata “EU Exit: ID Document Check” oppure online, sul sito web del governo, se il richiedente ha un documento d’identità valido. In caso contrario, è necessario richiedere un modulo di domanda cartaceo. Il modulo di domanda tardiva include una domanda aggiuntiva sul motivo per cui la domanda è presentata in ritardo.
Cosa succede se non faccio domanda?
Dopo il 1° luglio, chiunque risieda nel Regno Unito senza uno status di immigrazione valido (nel caso dei cittadini del SEE e dei loro familiari uno status nell’ambito dell’EU Settlement Scheme o un visto nell’ambito del nuovo sistema di immigrazione a punti) si trova nel paese illegalmente.
Dato che non vi è l’obbligo di effettuare controlli retroattivi sui dipendenti già assunti o gli inquilini già esistenti (in Scozia non vengono effettuati controlli sugli affittuari di proprietari privati), il mancato rispetto della scadenza per la richiesta di uno status non comporterà necessariamente il licenziamento o lo sfratto. Tuttavia, se cambiate posto di lavoro senza aver prima ottenuto lo status di residente incontrerete difficoltà, perché a quel punto dovrete dimostrare di aver diritto a lavorare nel Regno Unito. Inoltre, anche se l’attuale datore di lavoro o padrone di casa non è obbligato a controllare il vostro status, potrebbe segnalarvi all’Home Office se scoprisse che risiedete nel Regno Unito illegalmente.
Il servizio sanitario scozzese – NHS Scotland afferma che non verrà richiesta la prova dello status, ma rischiate che alla fine vi vengano addebitati i costi delle cure mediche. Il DWP (Dipartimento per il lavoro e le pensioni) e l’Home Office effettueranno controlli incrociati, e se scoprissero che avete richiesto sussidi (benefits) ma non avete ancora fatto domanda per l’EU Settlement Scheme, vi manderanno inizialmente un avviso, ma se continuerete a non presentare domanda, sospenderanno i vostri pagamenti. Se non avete fatto domanda di status ma presentate richiesta di un nuovo sussidio, questa richiesta sarà automaticamente respinta.
La (famigerata) regola dei 28 giorni.
Se un’autorità britannica scopre che non avete rispettato la scadenza dell’EU Settlement Scheme, riceverete avviso che fissa un termine di 28 giorni per presentare domanda. L’avviso sarà registrato dall’Home Office e se non presenterete domanda entro il termine fissato, potreste essere espulsi dal Regno Unito.
Di questa regola dei 28 giorni si è fatto un gran parlare nei canali social poco prima della scadenza del 30 giugno, quando molte persone hanno erroneamente pensato che si trattasse di una proroga dei termini. È importante invece sottolineare che tutte le domande presentata nell’arco dei 28 giorni saranno comunque considerata domande tardive e quindi soggette alle norme sulle domande tardive di cui sopra. L’Home Office ha dichiarato che adotterà un approccio tollerante nei confronti di coloro che presentano domanda in ritardo, ma, almeno in teoria, è comunque possibile che ritengano non autentiche le vostre ragioni per la presentazione tardiva della domanda e pertanto la respingano.
Cosa succede se ho presentato domanda in ritardo e sono in attesa di una decisione?
[Aggiornamento: Il 6 agosto l’Home Office ha annunciato la concessione di protezione temporanea a coloro che hanno presentato una domanda tardiva per l’EU Settlement Scheme.
Queste persone saranno in grado di dimostrare il loro diritto a lavorare nel Regno Unito generando lo Share Code utilizzando il loro certificato digitale di domanda o tramite l’Employer Checking Service (servizio di verifica del diritto di lavorare nel Regno Unito). Potete trovare maggiori informazioni sui controlli delle autorità sul vostro diritto al lavoro nel nostro ultimo post.
Abbiamo rilevato che alcune lettere del Ministero dell’Interno di conferma della ricezione delle domande non sono state ancora aggiornate e presentano informazioni errate laddove affermano che i datori di lavoro non dovrebbero assumere persone che hanno presentato domanda tardiva e sono in attesa di decisione in merito. Questa asserzione è smentita dalle ultime modifiche della guida per i datori di lavoro (Employer’s Guide.)
Se ritenete di essere stati trattati in modo discriminatorio o che i vostri diritti siano stati violati, potete presentare un reclamo all’Independent Monitoring Authority for the Citizens’ Rights Agreements (Autorità di controllo indipendente per gli accordi sui diritti dei cittadini).]
Il tempo stringe: fai domanda il prima possibile
Anche se coloro che presentano la domanda dopo la scadenza sono in una posizione più vulnerabile rispetto a chi ha presentato la domanda entro i termini, la loro situazione sarà sempre migliore di quelli che non l’hanno presentata affatto. Non dimenticate, però, che dovrete spiegare il motivo del vostro ritardo per far sì che la vostra domanda venga accettata. Anche se si prevede che l’Home Office sarà comprensivo nell’esame delle domande tardive, più si aspetta, più difficile sarà giustificare il ritardo.
È ancora disponibile assistenza gratuita per la presentazione della domanda di inclusione nell’EU Settlement Scheme. Potete contattare noi o la vostra organizzazione di supporto locale.
Per ulteriori dettagli sulle domande tardive di ammissione all’EU Settlement Scheme, visitate il sito web “Free Movement” qui e qui.
Questo articolo è stato aggiornato il 24 agosto 2021.